Il frammento del giorno
Non di solo pane vivrà l'uomo (Lc 4)
Quando svolgevo il ministero in Brasile ho conosciuto una giovane donna, povera, con un lavoro
dipendente; era sempre allegra e canterellava.
Le feci avere una casa popolare da pagare con un mutuo. Dopo qualche tempo notai che era
preoccupata e non cantava. Le chiesi: "Come mai non sei allegra come prima?". "Padre Antonio - mi rispose - quella casa mi dà tante
preoccupazioni".
L'esperienza della vita mi ha fatto comprendere la verità delle parole di Gesù:
"Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".
"Non di solo pane" significa che il pane, i
beni necessari ad un vivere dignitoso sono richiesti, e difatti nel
"Padre nostro" invochiamo "Dacci oggi il nostro pane quotidiano".
Tuttavia il pane materiale non basta per saziare la nostra fame più
profonda: di amore, di speranza, di fiducia, di giustizia, di pace. La tentazione e la pressione sociale spesso ci illudono. In
verità, il primo pane di cui abbiamo bisogno è di accogliere Dio nel nostro cuore, il suo amore, la sua parola che è luce che
illumina, risana, conforta.
Per questo Gesù, dopo aver sfamato una moltitudine, disse: "Datevi da fare non per il
cibo che non dura ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà" (Gv6,27).
Rientriamo in noi stessi, chiediamo a Dio di saper vedere i
nostri desideri più profondi e di accogliere il messaggio che la sua Parola ci dona per trovare la pace del cuore.
Antonio Mattiazzo
vescovo di Padova
Nessun commento:
Posta un commento