lunedì 24 dicembre 2012

Gesù, adagiato da Maria sulla paglia di una mangiatoia ma capace di accendere la Luce e l’amore del Cuore di Dio che gli uomini avevano dimenticato.

Il messaggio di Natale dell'Arcivescovo, mons. Mazzocato   versione testuale


 
 
Care sorelle e fratelli,
il Santo Natale di Gesù è la festa che ci spinge a intrecciare recipro-camente le nostre mani in segno di pace mentre ci scambiamo un sorriso e un augurio.
E’ un gesto che, nella sua semplicità, accende un momento di luce e di calore nei nostri rapporti un po’ logorati dalla routine quotidiana. Con questo spirito rivolgo a tutti voi, che leggete, il mio augurio di Vescovo e Pastore nella speranza che nessuno sia così solo da non vedere una mano che si tende verso di lui e una volto amichevole che gli dice: “Buon Natale!”.
Non possiamo nasconderci che viviamo un tempo di difficoltà nel quale sono più numerose, anche in mezzo a noi, le persone e le famiglie che si trovano in situazioni improvvise o prolungate di ristrettezze economiche e di solitudine. E la solitudine, a volte, pesa di più della mancanza di cibo con cui preparare la tavola natalizia.
Nessuno tra noi resti a Natale senza un sorriso e un augurio che diventi, quando ce n’è bisogno, anche accoglienza e un posto nella nostra casa e alla nostra tavola per far festa assieme.
Questo è l’autentico spirito del Natale che si è diffuso nel mondo dal povero giaciglio del bambino Gesù, adagiato da Maria sulla paglia di una mangiatoia ma capace di accendere la Luce e l’amore del Cuore di Dio che gli uomini avevano dimenticato.
Giorni fa ho chiesto a dei bambini come desideravano vivere il Natale. Senza incertezze mi hanno risposto che volevano viverlo in famiglia e nella gioia, senza capricci dei piccoli e senza litigi e musi lunghi dei grandi. Allora li ho invitati a prendere per mano i loro genitori e fratelli e riunirsi attorno a Gesù nel presepio in casa e, poi, al presepio in chiesa, pregando tutti assieme. Ho loro assicurato che così sarebbe iniziato il bel Natale che desideravano.
I bambini hanno una intelligenza e una sapienza che, con semplicità, ci porta all’essenziale della vita. Seguiamoli fino ad adorare con loro Gesù e rinnovare davanti a Lui i nostri cuori stanchi. Come i pastori torneremo alle nostre case per farci un augurio profondamente sincero nel quale la voce e il sorriso rivelano un sentimento e una volontà di accoglierci l’uno con l‘altro perché nessuno sia lasciato indietro nella strada, a volte impervia della vita.
Invoco su tutti la benedizione di Dio perché ci accompagni nel nuovo anno. La invoco, con una preghiera particolare, per coloro che si assumeranno nei prossimo mesi la responsabilità di amministrare, a vari livelli, la società e il bene comune dei loro fratelli. Lo Spirito del Signore doni loro coscienza retta e onesta volontà di servire, prima di tutto, i più deboli.
La Vergine Maria rivolga sul nostro Friuli il suo sguardo materno e interceda per noi.
Buon Natale e sereno anno nuovo nel Signore.

       + Andrea Bruno Mazzocato
          Udine, Natale 2012

mercoledì 12 dicembre 2012

Tempo del primo avvento

Ballata della speranza
 
Tempo del primo avvento
tempo del secondo avvento
sempre tempo d’avvento:
esistenza, condizione
d’esilio e di rimpianto.
Anche il grano attende
anche l’albero attende
attendono anche le pietre                                                
 tutta la creazione attende.
Tempo del concepimento
di un Dio che ha sempre da nascere.
Avvento, tempo di solitudine
e tenerezza e speranza.
Oh, se sperassimo tutti insieme
tutti la stessa speranza…
 
(David Maria Turoldo)

martedì 11 dicembre 2012

Ti rinnoverà con il suo amore


 
 III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C) - GAUDETE


PRIMA LETTURA (Sof 3,14-18)
Il Signore esulterà per te con grida di gioia.


Dal libro del profeta Sofonìa

Rallègrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Is 12)
Rit: Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

SECONDA LETTURA (Fil 4,4-7)
Il Signore è vicino!


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!
Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti.
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Is 61,1)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

VANGELO (Lc 3,10-18)
E noi che cosa dobbiamo fare?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Parola del Signore


PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, il Signore viene a salvarci e a costruire il suo regno. Chiediamo un segno della sua potenza e della sua misericordia perché il nostro cuore trabocchi di gioia vera.

L - Pieni di fiducia preghiamo insieme dicendo:

Compi le nostre speranze, Signore.

  1. Per la santa Chiesa, perché il Signore l’aiuti a riscoprire e a vivere la novità del primo Natale nell’attesa del suo avvento glorioso, preghiamo.
  2. Per quanti cercano un posto nella vita e nella società, perché sia dato ad ogni uomo il diritto e la possibilità di attuare la propria vocazione personale e sociale, preghiamo.
  3. Per coloro che soffrono nell’infermità, nella miseria e nella solitudine, perché sentano nel nostro fraterno aiuto la vicinanza del Signore che viene, preghiamo.
  4. Per tutti i cristiani, sempre alla ricerca della Verità: si facciano docili all’invito del Battista, si incamminino sulla via della conversione e facciano del Natale del Signore un evento di grazia, lungi da ogni svuotamento della sua essenza tramite il consumismo ed il relativismo, preghiamo.
  5. Per noi tutti, perché lo Spirito del Padre ci dia la forza di troncare ogni comportamento ambiguo e di incamminarci con cuore libero e ardente incontro al Signore, preghiamo.

C -  O Dio, che sei il liberatore dei poveri, vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero, e dona a tutti i tuoi figli di esultare nello Spirito per la venuta del Salvatore. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

 


 

sabato 8 dicembre 2012

La parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.




II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)



PRIMA LETTURA (Bar 5,1-9)
Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura.


Dal libro del profeta Baruc

Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendore
a ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre:
«Pace di giustizia» e «Gloria di pietà».
Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura
e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti,
dal tramonto del sole fino al suo sorgere,
alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi,
incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha deciso di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,
di colmare le valli livellando il terreno
,
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.
Anche le selve e ogni albero odoroso
hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio.
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 125)
Rit: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.


Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.


SECONDA LETTURA (Fil 1,4-6.8-11)
Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

Parola di Dio


Canto al Vangelo (Lc 3,4.6)
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia.


VANGELO (Lc 3,1-6)
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

+ Dal Vangelo secondo Luca

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto
:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Parola del Signore


 

Preghiera dei fedeli

C – Fratelli e sorelle, la nostra esistenza è spesso disseminata da ostacoli che rendono più difficile conseguire la mèta. Chiediamo al Signore di aiutarci a cambiare ciò che è possibile in noi stessi e nelle nostre famiglie, nella Comunità e nella vita civile.

L - Preghiamo insieme e diciamo: Vieni, Signore Gesù!

  1. Per la Chiesa: sull’esempio di Giovanni Battista e nella fedeltà al Santo Padre Benedetto XVI, desideri appartenere soltanto al suo Signore, fonte di verità, di libertà e di amore. Preghiamo.
  2. Per l’umanità, carica di tensioni e di preoccupazioni: nella ricerca del bene comune e nel superamento delle ingiustizie sociali percorra la via della pace, del dialogo e della cooperazione. Preghiamo.
  3. Per le famiglie: uno stile di vita più semplice e sobrio, ispirato al Vangelo aiuti tutti a ritrovare rapporti più veri, ideali qualitativamente più alti e scelte più coraggiose. Preghiamo.
  4. Per la nostra Comunità parrocchiale: sia riconoscente per il dono di chi, come il Battista, annuncia con franchezza e coraggio la Parola e indica il cammino da intraprendere per andare incontro a Cristo. Preghiamo.
  5. Per tutti noi: attraverso questo Avvento, in maniera personale e comunitaria diamo più attenzione alla vita spirituale, alla preghiera e alle opere della gratuità, per una testimonianza più trasparente della vita cristiana. Preghiamo.

C - O Dio, Padre buono e misericordioso, raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture delle nostre ambizioni, riempi i crateri della nostra poca fede e preparaci a celebrare con fede la venuta del tuo Figlio e nostro Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.

 

 

Vangelo dell'Immacolata

 
Dal Vangelo di Luca (Lc 1, 26-38)

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della

Galilea, chiamata Nazareth a una vergine, promessa sposa di un

uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si

chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia:

il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso

avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere,

Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un

figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà

chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di

Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il

suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non

conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su

di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò

colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco,

Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa

un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è

impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore:

avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da

lei.

domenica 2 dicembre 2012

Maria,sorella e modello della fede

"Seguire l'esempio di Maria" versione testuale




















Messaggio dell'Arcivescovo per il tempo dell'Avvento


Care sorelle e fratelli,
abbiamo iniziato dall’11 ottobre l’Anno della fede, in comunione con il Santo Padre che lo ha voluto e con tanti cristiani cattolici diffusi in tutti i continenti. Sento che in molte parrocchie e foranie sono state programmate iniziative particolari per aiutare le persone a rivivere la gioia di aver ricevuto il dono della fede e a riscoprire gli insegnamenti del Concilio Vaticano II.
Con questo messaggio, che vi scrivo all’inizio del tempo dell’Avvento, desidero incoraggiare tutti a prepararsi con fede profonda al S. Natale di quest’anno. Le celebrazioni e gli incontri di spiritualità, che tradizionalmente facciamo, siano preparati con particolare cura perché quanti vi partecipano siano toccati nel cuore e, in ginocchio come i pastori e i Magi, confessino la loro fede davanti a Gesù, l’Emanuele, il «Dio-con-noi».
«Sorella e modello nella fede»
Per vivere il cammino spirituale attraverso le settimane di Avvento fino al Natale, la Chiesa ci affida alla guida di Maria che ci conduce con certezza ad incontrare Gesù. Invito a rivolgere, in questo Anno della fede, lo sguardo sulla Madre del Signore e Madre nostra perché, come ho indicato a conclusione della mia Lettera pastorale «Ho creduto, perciò ho parlato», ella è «sorella e modello della fede». Illuminata dalla fede, Maria è stata capace di obbedire alla volontà misteriosa e imprevedibile di Dio e di donare tutta se stessa dal giorno dell’annunciazione fin all’assunzione in cielo in anima e corpo, dopo la sua morte fisica.
Nei Vangeli possiamo riconoscere i passi della fede che Maria ha compiuto. Essi ci sono di esempio per proseguire il nostro cammino che, giorno dopo giorno, ci porterà verso l’incontro finale con il Signore Gesù al cui fianco troveremo Maria, come mostra l’immortale affresco del Giudizio universale di Michelangelo. Il tempo liturgico dell’Avvento e del S. Natale propone alla nostra meditazione alcuni dei più importanti passi della fede di Maria, ricordati anche da Benedetto XVI ricorda nella Lettera apostolica «Porta fidei», con cui ha indetto l’Anno della fede (n. 13). Li richiamo con le parole stesse del Santo Padre, aggiungendo qualche breve riflessione spirituale per incoraggiare tutti a rivolgerci alla Vergine e Madre con l’invocazione: «O Madre, insegna anche a noi la tua fede».
L’annunciazione
«Per fede Maria accolse la parola dell’Angelo e credette all’annuncio che sarebbe divenuta Madre di Dio nell’obbedienza della sua dedizione» (Lc 1,38). Maria ricevette la visita dell’Arcangelo Gabriele in giovanissima età, forse a 14-15 anni. La sua fede, però, era già matura. Il messaggero divino si trovò davanti una ragazza «povera di spirito», spoglia di ogni progetto e presunzione personale, pronta a far spazio a Dio e alla sua volontà. La fede di Maria è ascolto della Parola del suo Signore dalla quale riceve il senso della propria vita, la vocazione per la quale era stata creata.
La fede, per Maria, è, poi, obbedienza senza riserve e senza condizioni: «Sono la serva del Signore. Avvenga per me secondo la tua parola». Come il patriarca Abramo, ella è pronta a partire per una strada sconosciuta, in obbedienza alla promessa di Dio. La promessa che ha ricevuto da Dio ha un nome: «Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». Maria ormai vivrà di fede, di fede in Gesù che seguirà fino alla croce e alla risurrezione, Assunta con Lui in cielo.
La visita ad Elisabetta
«Visitando Elisabetta innalzò il suo canto di lode all’Altissimo per le meraviglie che compiva in quanti si affidano a Lui» (cfr Lc 1,46-55). L’arcangelo Gabriele aveva indicato a Maria un segno della potenza misericordiosa di Dio: «Elisabetta, tua cognata, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile. Nulla è impossibile a Dio». Spinta dalla fede, Maria parte in fretta per andare a contemplare la salvezza di Dio che era entrata nella vita di Elisabetta. Quando giunge, è salutata dalla cugina con uno straordinario elogio: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Colei che crede è «beata»; conosce, cioè, la vera gioia a cui il cuore di ogni uomo nel suo profondo aspira e che trova solo nella comunione con il suo Dio e la sua provvidente Volontà. Il dono della fede è «beatitudine» che riempie il cuore. La gioia di Maria si trasforma il preghiera. Davanti ad Elisabetta intona la sua preghiera che continua a risuonare nella Chiesa: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore». La vera fede si esprime nella preghiera di lode e ringraziamento.
Il Natale del Signore
«Con gioia e trepidazione diede alla luce il suo unico Figlio, mantenendo intatta la verginità» (cfr Lc 2,6-7). Come ogni mamma, anche Maria partorì con intensa gioia il suo primogenito, Gesù. Ma a differenza di ogni mamma lo partorì nella fede perché in quel neonato, bisognoso di lei in tutto, Maria era chiamata a riconoscere il suo Signore, l’Inviato di Dio a salvare tutti gli uomini. La fede le chiedeva l’umiltà di inginocchiarsi davanti al suo piccolo che con amore accudiva.
La fede è umiltà. Maria la sperimentò quando ebbe tra le braccia il bambino Gesù. Noi possiamo vivere la stessa fede e umiltà di Maria ogni volta che accogliamo Gesù nell’Eucaristia. L’Eucaristia è veramente il «Mistero della fede» a cui accostarci in ginocchio e con tutta l’umiltà di cui siamo capaci.
La fuga in Egitto
«Confidando in Giuseppe suo sposo, portò Gesù in Egitto per salvarlo dalla persecuzione di Erode» (cfr Mt 2,13-15). L’ombra della croce avvolse Gesù appena nato e lo accompagnò lungo tutta la sua vita, fino alla passione e morte sul Golgota. Nella croce del Figlio si trovò coinvolta anche Maria perché la persecuzione contro di lui cominciò subito, con Erode che voleva ucciderlo a tutti i costi; anche a prezzo della strage degli Innocenti.
Per seguire il destino del Figlio, Maria conobbe, assieme a Giuseppe, l’esilio in Egitto con tutte le angosce, le insicurezze e le ristrettezze che questo comportava. Imparò che la fede è croce perché porta a seguire Gesù che invitò i suoi discepoli a seguirlo lasciando tutto e prendendo la propria croce.
Con Maria verso Gesù
Questi brevi cenni sulla fede di Maria, che vi consegno commentando le parole del Papa, ci mostrano che Ella è veramente «sorella e modello nella fede».
La devozione a Maria continua ad essere molto viva nel nostro popolo friulano. Lo testimoniano la frequenza ai santuari mariani della diocesi e i tanti pellegrinaggi nei luoghi in cui ella ha manifestato e manifesta in forma straordinaria la sua materna presenza.
È una devozione popolare che tocca il cuore di persone e famiglie, che attira a Maria cristiani che praticano regolarmente e altri che si sono allontanati dalla fede e da una condotta di vita coerente con il Vangelo. Spesso ricevo testimonianza di persone che in pellegrinaggio in un santuario mariano si sono convertite, hanno ritrovato la preghiera, sono tornate a confessare i loro peccati e a riconciliarsi con Gesù nel sacramento della confessione, hanno scoperto la gioia di partecipare alla S. Messa. Maria, con dolcezza materna, continua a condurre i cuori a Gesù. Come ai pastori e ai magi, lo offre a quanti si inginocchiano davanti a lei e al suo e nostro Signore.
Guardiamo a lei in questo tempo dell’Avvento e del S. Natale e preghiamola: «O Maria, insegna anche a noi la tua fede».
+ Andrea Bruno Mazzocato
Udine, 2 dicembre 2012
Prima domenica di Avvento


mercoledì 28 novembre 2012

Vegliate in ogni momento pregando



I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)


La Liturgia invita oggi a vivere in pienezza la tensione propria del credente tra memoria e speranza, ci spinge a trasformarla in preghiera e in condotta di vita coerente. L’atteggiamento che deve caratterizzare l’esistenza di fede è quello della fiducia in Dio e della collaborazione al suo progetto: da qui scaturisce anche l’esortazione a vegliare, per riconoscere la sua continua venuta nella nostra vita.

 

 

PRIMA LETTURA (Ger 33,14-16)
Farò germogliare per Davide un germoglio giusto.


Dal libro del profeta Geremìa

Ecco, verranno giorni - oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele e alla casa di Giuda.
In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra.
In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.


Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.


SECONDA LETTURA (1Ts 3,12-4,2)
Il Signore renda saldi i vostri cuori al momento della venuta di Cristo.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate –, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.

Parola di Dio


Canto al Vangelo (Sal 84,8)
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.


VANGELO (Lc 21,25-28.34-36)
La vostra liberazione è vicina.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore


PREGHIERA DEI FEDELI

C – Nell’attesa del Redentore, rivolgiamo le nostre suppliche al Padre che è nei cieli, perché venga incontro alle nostre necessità e a quelle di tutti gli uomini.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Visita il tuo popolo, Signore.

1.      Per la Chiesa pellegrina nel mondo, perché faccia parte a tutti gli uomini della speranza che illumina il suo cammino e risvegli in loro l’attesa della salvezza, preghiamo.

2.      Per quanti esercitano il potere sui popoli, perché la venuta del giorno del Signore li renda solleciti ad ascoltare le necessità di tutti gli uomini, specialmente i più poveri e i più dimenticati dalla società, preghiamo.

3.      Per coloro nei quali la durezza della vita ha spento ogni speranza, perché la nostra preghiera e la nostra fraternità facciano rifiorire la fiducia e la volontà di impegnarsi per un domani migliore, preghiamo.

4.      Per le nostre Comunità cristiane, perché la vicinanza del Signore ci stimoli a vincere l’egoismo e la menzogna per vivere nella verità e nell’amore, preghiamo.

5.      Per le giovani generazioni, perché vedano nel Cristo il modello dell’umanità nuova, a cui devono ispirarsi per le grandi scelte della vita, preghiamo.

6.      Per quanti si preparano alle festività natalizie, perché in questo Anno della Fede si sentano incoraggiati a ri-scoprire la loro identità e la loro dignità di cristiani, vivendo l’Avvento con il cuore rivolto al Signore che viene piuttosto che alle distrazioni che la società propone e impone, preghiamo.

7.      Per tutti noi, perché il dono del nuovo Anno liturgico sia per noi il tempo del nuovo e definitivo incontro con Cristo, nello spirito della fede che professiamo, celebriamo e viviamo, preghiamo.

C – Tu ci riveli, o Padre, che quanto più grande è la nostra attesa, tanto più ricco sarà il tuo dono; accogli queste nostre suppliche e accresci in noi con la venuta del tuo Figlio il bene inestimabile della speranza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.

 

Udienza di Mercoledì 21 novembre

“La fede porta a scoprire che l’incontro con Dio valorizza, perfeziona ed eleva quanto di vero, di buono e di bello c’è nell’uomo. Accade così che, mentre Dio si rivela e si lascia conoscere, l’uomo viene a sapere chi è Dio e, conoscendolo, scopre se stesso, la propria origine, il proprio destino, la grandezza e la dignità della vita umana.”
 
(Benedetto XVI , Udienza di Mercoledì 21 novembre)

mercoledì 21 novembre 2012

Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce


  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
    Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo


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PRIMA LETTURA (Dn 7,13-14)
Il suo potere è un potere eterno.


Dal libro del profeta Daniele

Guardando nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 92)
Rit: Il Signore regna, si riveste di splendore.


Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.

SECONDA LETTURA (Ap 1,5-8)
Il sovrano dei re della terra ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio.


Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra
si batteranno il petto.
Sì, Amen!
Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.

VANGELO (Gv 18,33-37)
Tu lo dici: io sono re.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle carissimi, Gesù ci ha amati e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue. Egli ha reso testimonianza alla verità, senza timore. Nel suo nome e secondo la sua Parola, eleviamo con fiducia al Padre le nostre intenzioni.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Si compia il tuo disegno di amore, Signore!

1.    Per la Chiesa: la sua parola è spesso incompresa o travisata. Il tuo Spirito le infonda il coraggio di proclamare la Verità senza paura, di rivelare il tuo Volto e di denunciare le ingiustizie. Ti preghiamo.

2.    Per i responsabili delle nazioni: essi cercano talvolta di costruirsi una loro verità, a proprio uso e consumo. Dona loro di esercitare il potere in modo limpido e disinteressato. Ti preghiamo.

3.    Per i giovani: il loro amore per la verità è conservato in vasi fragili. Sostienili nel cammino della vita, insegna loro la strada della coerenza e del sacrificio. Ti preghiamo.

4.    Per quanti si trovano in carcere ingiustamente, la cui sofferenza non ti è affatto estranea. Sostieni la loro fede, conforta i loro cuori con delle presenze accanto esperte di umanità e, soprattutto, apri gli occhi e il cuore ai giudici di questo mondo, perché sappiano imitare il tuo Figlio “giudice e maestro di verità e di amore”. Ti preghiamo.

5.    Per tutti coloro che operano nel mondo della comunicazione: non è facile essere liberi da pressioni e da intimidazioni. Rendili servitori autentici della verità. disposti a riconoscerla dovunque si trovi. Ti preghiamo.

6.    Per tutti noi: ci sono momenti in cui ci illudiamo di possedere la verità. Desta la nostra coscienza alla ricerca e al dialogo, liberaci da ogni atteggiamento di chiusura e di pregiudizio. Preghiamo.

C – O Padre, tu ascolti le invocazioni che salgono dai nostri cuori. Fa’ che la luce del Vangelo di Gesù e la grazia del suo Spirito si diffondano in tutta la terra, e gli uomini possano riconoscersi come tuoi figli e fratelli tra di loro. Per Cristo nostro Signore.  

T - Amen.

 

 

domenica 18 novembre 2012

In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.


   XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)




PRIMA LETTURA (Dn 12,1-3)
In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.


Dal libro del profeta Daniele

In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)
Rit: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.


Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,

né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

SECONDA LETTURA (Eb 10,11-14.18)
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.


Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.
Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 21,36)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.

VANGELO (Mc 13,24-32)
Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Parola del Signore
Benedetto XVI: Cristo è il centro stabile della nostra vita.
Benedetto XVI: Cristo è il centro stabile della nostra vita
"Anche oggi abbiamo bisogno di un fondamento stabile per la nostra vita e la nostra speranza, tanto più a causa del relativismo in cui siamo immersi". E questo centro, ha ricordato il Papa questa mattina prima della recita dell'Angelus, è la Persona di Cristo e la sua Parola.
Dalla finestra del suo studio, davanti a migliaia di persone radunate in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha commentato il discorso di Gesù sugli ultimi tempi, inserito nella liturgia di questa domenica, che è "probabilmente il testo più difficile dei Vangeli".
Gesù non descrive la fine del mondo, ha spiegato il Papa, e anche se usa immagini apocalittiche, vuole soprattutto indicare ai suoi discepoli di ogni epoca. ""la via giu ...

sabato 17 novembre 2012

Al cuore della nostra fede

“A noi credenti in Cristo viene chiesto di ritornare all’essenziale, al cuore della nostra fede, per rendere insieme testimonianza al mondo del Dio vivente, cioè di un Dio che ci conosce e che ci ama, nel cui sguardo viviamo; di un Dio che aspetta la risposta del nostro amore nella vita di ogni giorno.”

mercoledì 7 novembre 2012

Guardatevi dagli scribi


   XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)



PRIMA LETTURA (1Re 17,10-16)
La vedova fece con la sua farina una piccola focaccia e la portò a Elia.


Dal primo libro dei Re

In quei giorni, il profeta Elia si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere».
Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo».
Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”».
Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.


Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.


SECONDA LETTURA (Eb 9,24-28)
Cristo si è offerto una volta per tutte per togliere i peccati di molti.


Dalla lettera agli Ebrei

Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.

Parola di Dio


Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.


VANGELO (Mc 12,38-44)
Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Parola del Signore.


PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, dopo aver ascoltato la parola di Dio che chiama in causa la nostra fede e capacità di amare, invochiamo dal Padre lo Spirito Santo, perché ci illumini nelle scelte e renda in noi efficace la grazia che ci è donata in questa eucaristia, per un sincero cammino di conversione..

L – Diciamo con fede: Ascoltaci, Signore.

1.       Perché la Chiesa sia luogo dove la fede in te generi anche sempre amore reciproco, preghiamo.

2.       Perché nella nostra vita personale prevalgano i valori interiori e non gli aspetti esteriori, così che l'esistenza trovi il suo centro in te, Signore, e non nelle cose del mondo, preghiamo.

3.       Perché i beni che abbiamo onestamente acquistato con il nostro lavoro non chiudano il nostro cuore verso i fratelli più bisognosi, preghiamo.

4.       Perché nessuno si vanti del bene che compie, ma riconosca la sua povertà davanti a te, Signore, che vedi nel cuore delle persone, preghiamo.

5.       Perché quanti lavorano la terra sappiano renderti grazie, Signore, e riconoscere che il frutto del loro lavoro è sempre dono tuo, preghiamo.

6.       Perché ogni nostra assemblea rappresenti una sincera ricerca di te, Signore, quale nostra salvezza, preghiamo.

C – Padre, ascolta la nostra preghiera, aumenta la nostra fede, rafforza la nostra capacità di amare, donaci lo Spirito che ci guidi e rendici ricchi solo di te, che sei grazia, gioia e salvezza. Per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore.   T - Amen