mercoledì 30 ottobre 2013

Tutti abbiamo sperimentato questo: anche io.


Francesco: Tutti sperimentiamo dubbi nel cammino della fede.
"L'amore di Dio brucia i nostri egoismi, i nostri pregiudizi, le nostre divisioni interiori ed esterne. L'amore di Dio brucia anche i nostri peccati". Così oggi Papa Francesco all'udienza generale, dedicata al tema della "comunione dei santi". In una piazza san Pietro gremita di fedeli, il Pontefice ha sottolineato che "l'esperienza della comunione fraterna" ci conduce "alla comunione con Dio" e che "la nostra fede ha bisogno del sostegno degli altri, specialmente nei momenti difficili". "Chi di noi -- tutti, tutti! -- chi di noi non ha sperimentato insicurezze, smarrimenti e perfino dubbi nel cammino della fede? Tutti! Tutti abbiamo sperimentato questo: anche io. Tutti. E' parte del cammino della fe ...

domenica 27 ottobre 2013

Famiglie giunte da tutto il mondo per l'Anno della Fede


Papa Francesco: Solo Dio crea l'armonia delle differenze.
"Se manca l'amore di Dio, anche la famiglia perde l'armonia, prevalgono gli individualismi, e si spegne la gioia". In una piazza san Pietro gremita di fedeli, famiglie giunte da tutto il mondo per l'Anno della Fede, Papa Francesco ha celebrato la santa messa, ribadendo che "la famiglia è lievito per la società". "La gioia vera che si gusta nella famiglia non è qualcosa di superficiale -- ha chiarito il Pontefice nell'omelia -- non viene dalle cose, dalle circostanze favorevoli", ma "da un'armonia profonda tra le persone, che ci fa sentire la bellezza di sostenerci a vicenda nel cammino della vita". La famiglie oggi sono chiamate a irradiare la fede ricevuta, non a tenerla come "un bene privato, come un ...

La Famiglia è una comunità

“La famiglia è una comunità  di vita che ha una sua consistenza autonoma. Come ha scritto il Beato Giovanni Paolo II nell’Esortazione apostolica Familiaris consortio, la famiglia non è la somma delle persone che la costituiscono, ma una «comunità di persone» (cfr nn. 17-18). E una comunità è di più che la somma delle persone. E’ il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana. E’ fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragile, più debole. Si potrebbe dire, senza esagerare, che la famiglia è il motore del mondo e della storia.”


DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI ALLA PLENARIA DEL
PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA, Sala Clementina Venerdì, 25 ottobre 2013

mercoledì 23 ottobre 2013

Padre Antonio Crameri e la preghiera


Padre Antonio Crameri: «La preghiera è il lavora più importante»
Ottobre per la Chiesa è il mese missionario. Per questo i "Verba Manent" sull'Anno della Fede, si "colorano" questo mese di una venatura missionaria. Ascoltiamo le testimonianze, le riflessioni, i pensieri di suore, preti, fratelli e laici, impegnati ad annunciare il Vangelo ad gentes, per scoprire da loro cosa hanno imparato sulla fede stando in missione. Padre Antonio Crameri è un sacerdote del Cottolengo, da 15 anni è missionario in Ecuador, attualmente parroco a S. Marianita di Esmeraldas (nord del Paese) e superiore di tutti i religiosi Cottolenghini (preti, suore e fratelli) presenti nel Paese. Questa intervista è stata raccolta da NOVA-T una cui troupe è stata in Ecuador, per conto della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, a documentare con le immagini le attività missionarie dei religiosi del Cottolengo, che quest'anno celebrano i 25 anni di presenza nel Paese. NOVA-T è il centro di produzione multimediale dei Frati Cappuccini. Da oltre 30 anni NOVA-T è impegn...

Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.

   XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

O Dio, tu non fai preferenze di persone
e ci dai la certezza
che la preghiera dell’umile penetra le nubi;
guarda anche a noi come al pubblicano pentito,
e fa’ che ci apriamo
alla confidenza nella tua misericordia
per essere giustificati nel tuo nome.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sir 35,15-17.20-22)
La preghiera del povero attraversa le nubi.
Dal libro del Siràcide

Il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.
Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso.
Non trascura la supplica dell’orfano,
né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre è accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
La preghiera del povero attraversa le nubi
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)
Rit: Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

SECONDA LETTURA (2Tm 4,6-8.16-18)
Mi resta soltanto la corona di giustizia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.

Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO (Lc 18,9-14)
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, la preghiera degli umili attraversa le nubi e giunge fino al trono di Dio. Pieni di fede, invochiamo Dio, Padre giusto e misericordioso.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
O Dio, abbi pietà di noi, peccatori!
1.        Per la Chiesa santa di Dio, perché non si lasci avvincere dalla tentazione dell’autosufficienza, ma viva e operi sempre nella consapevolezza della sua vocazione ad essere nel mondo il nitido riflesso di Cristo, luce delle genti. Pre­ghiamo.
2.        Per quanti nella Chiesa e nella società civile occupano un posto di autorità, perché si pongano lealmente al servizio delle persone affidate alla loro re­sponsabilità, per promuoverne la piena maturazione e l’autentico benesse­re. Preghiamo.
3.        Per tutti i nostri fratelli e sorelle che per ragioni economiche, morali o spiri­tuali vivono situazioni di marginalità, perché trovino nei fedeli non i giudi­ci inflessibili, ma l’amore accogliente e la mano tesa che li stimoli e aiuti ad emergere dalla loro situazione. Preghiamo.
4.        Per coloro che svolgono un vero servizio di “missione nella Chiesa”, da ogni battezzato fino a chi vive in terre lontane, povere, disagiate, perché il mese missionario che concludiamo ci sproni alla costruzione della comunione ecclesiale, chiave della missione e testimonianza viva per ogni uomo. Preghiamo.
5.        Per noi qui riuniti per il sacrificio di lode: perché il frutto delle nostre labbra si traduca nei confronti delle persone che incrociano le nostre giornate in pros­simità di servizio accogliente, delicato e premuroso. Preghiamo.
C – Dio nostro Padre, nel tuo Figlio Gesù tu ci ascolti sempre: insegnaci ad amare la preghiera anche quando ci risulta difficile. Quando la fatica pesa sulle nostre braccia e lo scoraggiamento invade il nostro cuore, fa’ nascere in noi il desiderio di pregarti con l’umiltà del pubblicano, perché impariamo a pensare, desiderare e agire sempre in quella carità che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.

domenica 20 ottobre 2013

Angelus della domenica 20 ottobre 2013


Papa Francesco: portare Amore e Misericordia al mondo
Nella Giornata Missionaria Mondiale, Papa Francesco ha parlato dopo l'Angelus della missione cristiana di diffondere il Vangelo, senza proselitismo, bensì con lo spirito di Gesù che ha acceso nel mondo la fede in Dio che è Padre, Amore, Misericordia. Il Papa ha ricordato i missionari e le missionarie che danno la vita come l'italiana Afra martinelli, uccisa nei giorni scorsi in Nigeria. Ha espresso vicinanza alla popolazione delle Filippine colpita da un forte terremoto ed ha ricordato ieri a Budapest la beatificazione di Stefano Sandor, ucciso dal regime comunista. Prima dell'Angelus ha commentato il Vangelo della domenica. Dio, ha notato, ci invita a pregare con insistenza perché la nostra arma è la ...

I maroniti


mercoledì 16 ottobre 2013

Udienza di mercoledi 16 ottobre 2013


Papa Francesco: una Chiesa chiusa tradisce la sua identità
La Chiesa è apostolica perché come gli Apostoli ha la "ferma coscienza di essere inviata da Gesù, di essere missionaria, portando il nome di Gesù, con la preghiera, l'annuncio e la testimonianza". Lo ha detto il Papa questa mattina in Piazza san Pietro, durante l'udienza generale davanti a più di 100 mila persone, proseguendo le catechesi dedicate al "Credo". (PAPA) Una Chiesa che si chiude in se stessa e nel passato o una Chiesa che soltanto guarda le piccole regole di abitudine, di atteggiamenti è una Chiesa che tradisce la propria identità. Una Chiesa chiusa tradisce la propria identità. Allora, riscopriamo oggi tutta la bellezza e la responsabilità di essere Chiesa apostolica! Papa Francesc ...

Domenica 20 ottobre 2013

  XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


O Dio, che per le mani alzate del tuo servo Mosè
hai dato la vittoria al tuo popolo,
guarda la Chiesa raccolta in preghiera;
fa’ che il nuovo Israele cresca nel servizio del bene
e vinca il male che minaccia il mondo,
nell’attesa dell’ora
in cui farai giustizia ai tuoi eletti,
che gridano giorno e notte verso di te
.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Es 17,8-13)
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva.
Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm. 
Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. 
Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 120)
Rit: Il mio aiuto viene dal Signore.
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.

SECONDA LETTURA (2Tm 3,14-4,2)
L’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall'infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. 
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ebr 4,12)
Alleluia, alleluia.

La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

VANGELO (Lc 18,1-8)
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, la Parola che abbiamo accolto suscita in noi l’esigenza di rivolgerci al Padre, nonostante le nostre miserie. Con la fiducia di Aronne e Cur, che sostenevano le braccia di Mosè per consentire ad Israele di vincere la battaglia contro gli Amaleciti, affidiamo al Signore le nostre intenzioni.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Accresci, Signore, la nostra fede!
1.        Per la Chiesa santa di Dio, perché le difficoltà e gli inciampi che trova sul pro­prio cammino siano occasione di purificazione, di abbandono fiducioso nel Signore e di perseverante preghiera, per un ritrovato slancio nella missione di annunzio del Vangelo. Preghiamo.
2.        Per coloro che hanno responsabilità di governo o sono chiamati ad ammi­nistrare la giustizia, perché operino sempre con integrità e rettitudine di co­scienza, vegliando sul diritto del debole e dell’indifeso, preghiamo.
3.        Per coloro che a causa di grave malattia, o per la perdita o la vana attesa di un lavoro si sentono cadere le braccia e smarriscono anche la voglia di pregare e di sperare, perché trovino efficace sostegno nelle parole e nelle opere dei di­scepoli del Signore. Preghiamo.
4.        Per tutti gli uomini della terra, perché si aprano al dono della fede e rivolgano il loro cuore a Dio, nella certezza di ottenere da Lui “prontamente” ogni bene necessario. Preghiamo.
5.        Per tutti i missionari, sacerdoti, consacrati e laici, perché la celebrazione della giornata missionaria mondiale in questo anno della fede renda sensibili e attenti tutti i cristiani al loro grande impegno a favore dei popoli più poveri e disagiati, specialmente attraverso il sostegno spirituale e materiale nell’annuncio del Vangelo. Preghiamo.
6.        Per la nostra Comunità parrocchiale: perché sentiamo l’esigenza di «pregare sempre senza stancarsi mai», alzando al Cielo le nostre mani, per sostenerci reciprocamente nella carità ed edificare il Tempio santo di Dio, preghiamo.
7.        Per noi qui riuniti nella celebrazione del grande mistero della vera dedizio­ne a Dio compiutosi in Gesù, perché cresciamo nella fede salda e sincera e sappiamo tradurla sempre in un servizio attento e premuroso verso i picco­li. Preghiamo.
C – Ascolta ed esaudisci la nostra preghiera, o Dio, Padre buono e misericordioso; te la presentiamo con la fiducia del tuo servo Mosè e del tuo popolo, bisognoso della pienezza della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.



lunedì 14 ottobre 2013

Giona per Papa Francesco




La sindrome di Giona è il senso di autosufficienza e di sentirsi superiore nella fede; il segno di Giona è accettare la misericordia e la salvezza proposta da Dio a tutti noi peccatori. Lo ha ribadito Papa Francesco nell'omelia della messa del mattino. INSERTO PAPA Ecco, la sindrome di Giona, che ci porta alla ipocrisia, a quella sufficienza, ad essere cristiani puliti, perfetti, "perché noi facciamo queste opere: compiamo i comandamenti, tutto". E' una grossa malattia. E il segno di Giona: che la misericordia di Dio, in Gesù Cristo, morto e risorto per noi, per la nostra salvezza. (Ci) sono due parole nella prima lettura che si collegano con questo. Paolo dice di se stesso che è apostolo, non perch ...

Bartali Giusto trale nazioni

http://www.fmc-terrasanta.org/it/attualita-eventi-e-societa.html?vid=5064

domenica 13 ottobre 2013

Maria "è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio


Il Papa: no ai "cristiani di vetrina", sporchiamoci le mani
Maria "è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre". Papa Francesco ha parlato così della fede della Vergine, capace con il suo "sì" di sciogliere il nodo del peccato, dell'antica disobbedienza, nella catechesi sulle sette tappe dolorose della vita di Maria, tenuta in Piazza San Pietro sabato pomeriggio, accanto alla Statua della Madonna di Fatima, eccezionalmente in Vaticano per la giornata mariana dell'Anno della Fede. Al suo arrivo in Vaticano, anche il Papa emerito Benedetto XVI ha potuto pregare davanti all'icona. Il 13 ottobre 1917 la "Bianca Signora" apparve ai pastorelli Francisco, Giacinta e Lucia, e da ...

Mulieris Digntatem


Papa Francesco: valorizziamo sempre le donne
La valorizzazione della donna è un compito che la Chiesa persegue perché sa che la maternità non può essere solo un ruolo sociale e sa che le donne possono aiutarci a comprendere la misericordia di Dio. Lo ha sottolineato Papa Francesco nel discorso rivolto ai partecipanti del Simposio in occasione dei 25 anni dalla Mulieris Dignitatem di Giovanni Paolo II. Un documento che offre una riflessione profonda, organica, con una solida base antropologica illuminata dalla Rivelazione. Da qui dobbiamo ripartire per quel lavoro di approfondimento e di promozione che già più volte ho avuto modo di auspicare. Anche nella Chiesa è importante chiedersi: quale presenza ha la donna? Può essere valorizzata ...

giovedì 10 ottobre 2013

Testimoni fedeli e veraci


ASIA/CINA – “La fede è la felicità che Dio ci ha donato”
Shangai (Agenzia Fides) –“La fede è la felicità che Dio ci ha donato” . Così inizia il commento scritto da Sua Ecc. Mons. Thaddeus Ma Daqin sulla enciclica Lumen Fidei di Papa Francesco (vedi Fides 2013/10/08). Questo scritto ha il suo valore in quanto ritrasmette in termini inculturati il messaggio bello che Papa Francesco ha voluto dare ai credenti di tutto il mondo. “In questa vita il miglior augurio è la fede in Cristo Nostro Signore”, così cantano i fedeli cinesi, e su questo tono si svolgono le riflessioni del Vescovo.
La fede – scrive il Vescovo – è dono dello Spirito, che illumina il sentiero della vita, anzi è la strada di Dio, una strada di vita e di luce, in cui Cristo è guida tenera e sicura. E’ lampada che non solo illumina il sentiero, ma ci sostiene nei momenti di tristezza profonda, dandoci coraggio e ragione di vita. Bisogna come Cristo, perfezionatore della Fede, essere testimoni fedeli e veraci, con le parole, ma soprattutto con le opere. (Agenzia Fides 2013/10/10)


mercoledì 9 ottobre 2013

Udienza di mercoledi 9 ottobre


Francesco: La Chiesa è casa di tutti, non un gruppo di élite
"Se ci sono le chiacchiere non c'è armonia", la ricerca forzata dell'uniformità "uccide la vita della Chiesa" e i "doni dello Spirito". Con questa riflessione Papa Francesco ha salutato i fedeli radunati in piazza San Pietro per l'udienza generale, nonostante il tempo inclemente. Soffermandosi sul tema della cattolicità della Sposa di Cristo, il Pontefice ha approfondito tre significati fondamentali. Anzitutto, ha precisato che è "la casa in cui ci viene annunciata tutta intera la fede, in cui la salvezza che ci ha portato Cristo viene offerta a tutti". Non ci si può isolare, dunque, ma si deve crescere e camminare in una comunità, la Chiesa appunto, che è cattolica anche perché è universale, "non un ...

Domenica 13 ottobre 2013

  XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
O Dio, fonte della vita temporale ed eterna,
fa’ che nessuno di noi
ti cerchi solo per la salute del corpo:
ogni fratello in questo giorno santo
torni a renderti gloria per il dono della fede, 

e la Chiesa intera sia testimone della salvezza
che tu operi continuamente in Cristo tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (2Re 5,14-17)
Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.
Dal secondo libro dei Re

In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato .
Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.
Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

SECONDA LETTURA (2Tm 2,8-13)
Se perseveriamo, con lui anche regneremo.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,

come io annuncio nel mio vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. 
Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Ts 5,18)
Alleluia, alleluia.

In ogni cosa rendete grazie: 
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Dal Vangelo secondo Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. 
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. 
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore

domenica 6 ottobre 2013

...Cose umanamente impossibile


Papa Francesco: La preghiera è il respiro della fede.
"La preghiera è il respiro della fede", "il dialogo dell'anima con Dio". Così oggi Papa Francesco, prima della preghiera mariana dell'angelus. In una piazza San Pietro gremita di fedeli, il Pontefice ha reso grazie per il pellegrinaggio compiuto venerdì ad Assisi -- la sua prima visita nella città di San Francesco -- e ha chiesto a tutti, nella vita di ogni giorno, di dare testimonianza a Cristo, "con la forza di Dio". "Basta avere una fede piccola, ma vera e sincera -- ha spiegato il Santo Padre -- per fare cose umanamente impossibili". Come non pensare, ad esempio, alle tante mamme e papà "che "affrontano situazioni molto pesanti", o a certi malati, anche gravissimi, "che trasmettono serenità a chi li v ...

Domenica 6 ottobre 2013

    XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)



PRIMA LETTURA (Ab 1,2-3;2,2-4)
Il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc

Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,

perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA (2Tm 1,6-8.13-14)
Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Pt 1,25)
Alleluia, alleluia.

La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,5-10)
Se aveste fede!


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, la Parola che abbiamo ascoltato e meditato suscita in noi, come nei discepoli, il desiderio di invocare il Signore perché sostenga la nostra fede. Con fiducia presentiamogli le nostre invocazioni.L - Preghiamo insieme e diciamo:Signore, aumenta la nostra fede!1.        Per la Chiesa, perché sia comunità viva dove crescere nella fede e nell’incontro con il Signore; svolga il suo servizio nella libertà da ogni com­promesso e da ogni tentazione di rifugiarsi sotto le ali del potere mondano. Preghiamo.
2.        Per il Papa, i vescovi e tutti i ministri ordinati, perché rav­vivino il dono di Dio ricevuto mediante l’imposizione delle mani, sentano la forza di Dio che sostiene il loro servizio e cre­scano nella comunione per portare a tutti il progetto di grazia di Cristo Signore, Maestro e Servo. Pre­ghiamo.
3.        Per tutti coloro che vivono responsabilità in campo civile e per tutti i governanti, perché siano paladini e tutori della legalità, evitando ogni scorciatoia che prevede violenza, interesse egoistico nella continua ricerca del bene comune e della pace tra i popoli. Preghiamo.
4.        Per tutti i missionari, impegnati a recare l’annuncio di salvezza ai margini e nelle periferie del mondo, perché siano ispirati dallo stile di Gesù, siano sostenuti, nella preghiera e nella carità, dalla nostra comunione fraterna. Preghiamo.
5.        Per ogni credente, perché ancorato alla parola di Dio e nella comu­nione col suo corpo, viva la sua vocazione di testimone del Vangelo e conce­pisca ogni sforzo e impegno nella luce di un servizio, gratuito e irreprensibile, per la crescita del regno di Dio nella storia dell’umanità. Preghiamo.
6.        Per tutto il popolo santo di Dio, perché la celebrazione dell’anno della fede porti copiosi frutti di grazia a tutte le membra del Corpo di Cristo, e ciascuno si ritrovi maturo nel professare e vivere la gioia di appartenere al Signore. Preghiamo.
C – Padre onnipotente ed eterno, tu ci chiami a collaborare alla tua opera di salvezza rivelando il tuo amore per noi. Aumenta la nostra fede con la forza del tuo Spirito perché la nostra fedeltà risponda al dono che tu ci offri per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen. 

Suor Lucia Bergamin
Ottobre per la Chiesa è il mese missionario. Per questo i "Verba Manent" sull'Anno della Fede, si "colorano" questo mese di una venatura missionaria. Ascoltiamo le testimonianze, le riflessioni, i pensieri di suore, preti, fratelli e laici, impegnati ad annunciare il Vangelo ad gentes, per scoprire da loro cosa hanno imparato sulla fede stando in missione. In questa clip conosciamo Lucia Bergamin, suora del Cottolengo, da 18 anni missionaria a Quito, capitale dell'Ecuador. Lavora nel barrio di Cochabamba, dove le suore del Cottolengo curano una mensa per i bambini e i poveri del quartiere, un doposcuola, un centro di accoglienza che fornisce alla gente cure e vestiti gratuitamente, oltre alle attività di catechesi e le visite ai malati per portare medicine e i sacramenti. Questa intervista è stata raccolta da NOVA-T una cui troupe è stata in Ecuador per conto della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino a documentare con le immagini le attività missionarie dei religiosi d...

Papa Francesco: La Chiesa cresce con la testimonianza.
"Non basta leggere le Sacre Scritture, bisogna ascoltare Gesù che parla in esse, bisogna essere antenne che ricevono, sintonizzate sulla Parola di Dio, per essere antenne che trasmettono". E' la riflessione che Papa Francesco ha rivolto al clero, alle persone di vita consacrata e ai membri dei Consigli pastorali della Diocesi. Dopo il pranzo con i poveri assistiti dalla Caritas, a Santa Maria degli Angeli, la visita privata all'Eremo delle Carceri e la preghiera nella cella di San Francesco, il Pontefice, nella cattedrale di San Rufino, ha indicato tre priorità: "ascoltare la Parola, camminare insieme in fraternità, annunciare il Vangelo nelle periferie". Oggi, infatti, di sovente ci si dimentica quan ...