sabato 7 luglio 2012

E si meravigliava della loro incredulità.


    XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)



PRIMA LETTURA (Ez 2,2-5)
Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.


Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: «Figlio dell’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: “Dice il Signore Dio”. Ascoltino o non ascoltino – dal momento che sono una genìa di ribelli –, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 122)
Rit: I nostri occhi sono rivolti al Signore.


A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.

Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.

SECONDA LETTURA (2Cor 12,7-10)
Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia.
A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

VANGELO (Mc 6,1-6)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, il Signore si pone accanto a noi e ci chiede di riconoscerlo come Messia e Salvatore. Esprimiamo la nostra fede in lui attraverso una umile e intensa preghiera, con la quale fidarci di Lui e affidarci a Lui.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Apri il nostro cuore alla tua Parola, Signore!

1.      Per il Papa, i Vescovi, i Presbiteri, i Diaconi, i catechisti e per tutti i testimoni della Parola: inviati dal Signore in mezzo agli uomini, vivano la loro dimensione profetica annunciando con franchezza apostolica e con coraggio il Vangelo dell’amore, incarnandolo nelle loro scelte e nei loro comportamenti; preghiamo.

2.      Per tutti i cristiani: vivano le sofferenze e le prove della vita come momento indispensabile per la propria crescita interiore e per sentirsi così associati al Cristo che salva l’uomo nella sofferenza e nella croce; preghiamo.

3.      Per tutti i popoli colpiti da lotte interne: la tensione violenta per la ricerca di una propria identità, sappia armonizzarsi con il rispetto della dignità di ogni persona e dei diritti di ogni popolo; preghiamo.

4.      Per tutti i profeti del nostro tempo, incompresi e rifiutati da noi come dalla gente di Nazareth: non si stanchino di andare controcorrente, additando la Via,  annunziando la Verità e difendo la Vita dal suo nascere al suo naturale tramonto; preghiamo.

5.      Per quanti vivono o si preparano a vivere le vacanze: non diano spazio al lassismo, al materialismo ed al relativismo, ma sappiano cogliere questo come “tempo di grazia”, riscoprendo la bellezza e la gioia che viene dalla Parola di Dio; preghiamo.

6.      Per questa nostra Comunità parrocchiale: non soffochi mai con il pretesto della tradizione o del conformismo ogni germe profetico che in lei si manifesta come esigenza di profonda conversione e di autenticità di vita evangelica; preghiamo.

7.      Per tutti noi, qui riuniti nella Pasqua settimanale: sappiamo attingere da questo incontro la forza per accogliere il Signore che parla al nostro cuore, che si dona nell’Eucaristia e che viene a noi nei fratelli; preghiamo.

C – Benedetto sei tu, o Padre, perché non ti stanchi di donare al mondo il tuo Figlio Gesù Cristo. Nel suo amore egli ha accettato il rifiuto e l’umiliazione, sino alla croce, per aprirci la strada della risurrezione e della vita nuova. Aiutaci a camminare da discepoli, trovando anche nelle spine della nostra carne la forza che viene dal cielo. Per lo stesso Cristo, tuo Figlio e nostro Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.








Nessun commento:

Posta un commento